IPAB MINORI: IN ITALIA SEMPRE PREOCCUPANTI LE CONDIZIONI DEI PIU’ PICCOLI.
“I dati sulla povertà economica, educativa e relazionale nel nostro Paese ci restituiscono una realtà assai preoccupante, che chiama ad una maggiore responsabilità di tutti gli attori pubblici, del volontariato e dell’impresa sociale.”.
Il Presidente di IPAB per i Minori di Vicenza, prof. Mario Zocche, interviene commentando i dati resi pubblici dal rapporto “Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia“, redatto da Save the Children.
“Un milione e 300mila minori, pari al 12,5%, vivono nel nostro Paese in condizioni di povertà assoluta; oltre la metà non legge un libro; uno su tre non usa internet e uno su quattro non pratica alcuno sport. Sono dati che devono far riflettere perché sono la condizione attuale che ci restituisce ciò che sarà la società di domani. Non si tratta solo di povertà economica, che pur resta a livelli drammatici, ma di una serie di debolezze e fragilità strettamente correlate tra loro, in cui al minore viene impedito di sviluppare competenze e relazioni, conoscenze e fiducia nel futuro. Al netto di alcune differenze territoriali, tutte le istituzioni pubbliche e del privato sociale devono impegnarsi contro disagio e povertà dei minori, con azioni concrete che devono poter vedere ampliato l’orario di apertura delle scuole, delle palestre, dei centri di aggregazione pubblici e religiosi. Chiediamo al Legislatore nazionale di costruire una serie di politiche che, superando lo spot elettorale, concretamente ci restituiscano periferie, scuole, biblioteche e impianti sportivi in grado di non generare esclusione, disagio, abbandono.
Sul nostro territorio, quale realtà istituzionale preposta alla tutela dei minori -prosegue il Presidente Zocche- intendiamo chiedere con chiarezza ai candidati sindaci a Vicenza di voler prendere in considerazione anche queste specifiche e particolari esigenze, troppo spesso confinate genericamente all’interno dell’assistenza sociale. Investire per ridurre il disagio dei minori e delle famiglie non in grado di dare futuro ai propri figli significa migliorare la Vicenza di domani.”.