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IPAB PER I MINORI: LA CITTADINANZA CONDIVIDA I PROPRI ACCESSI WIRELESS

IPAB PER I MINORI: LA CITTADINANZA CONDIVIDA I PROPRI ACCESSI WIRELESS

IPAB PER I MINORI: LA CITTADINANZA CONDIVIDA I PROPRI ACCESSI WIRELESS

La didattica a distanza, ma anche la socialità attraverso la rete, sono due importanti scommesse di questo periodo di lockdown.“.

Il Presidente di IPAB per i Minori di Vicenza, Gian Pietro Santinon, avanza una proposta per favorire l’accesso alla rete anche da parte di chi non ne ha la possibilità, tecnologiche o economiche.

La disponibilità di un accesso alla rete si è rivelato fondamentale nella gestione di queste restrizioni ma, al tempo stesso, ha dimostrato di essere un fattore limitante. Mi riferisco soprattutto alla didattica a distanza, dalla quale risultano escluse alcune fasce della popolazione scolastica con minori disponibilità da parte delle famiglie o con situazioni di complessità, non ultima la povertà relazionale dello stesso nucleo famigliare.

L’invito è quello di riscoprire una solidarietà tra vicini, di prossimità, nel proprio condominio e tra abitazioni confinanti. Le reti spesso consentono un collegamento anche tra abitazioni attigue: ecco che la conoscenza diretta delle eventuali difficoltà e, quindi, necessità può essere preziosa, mettendo a disposizione un accesso alla rete altrimenti impossibile.

Il gap tecnologico rischia di colpire studenti magari già in difficoltà: dobbiamo fare in modo, attraverso piccole condivisioni quotidiane, di creare vera integrazione garantendo a tutti le stesse opportunità. Mi associo appieno alla preoccupazione espressa dall’Assessore Tolio, che invita a dotare di PC gli studenti che non possono partecipare alle lezioni on line. Ma a questa azione dobbiamo affiancare anche il tema dell’accesso alla rete: Vicenza sappia promuovere delle connessioni condivise e solidali.“.

L’invito del Presidente di IPAB per i Minori è quello di organizzarsi all’interno di condomini e ambiti residenziali di vicinato. Semplicemente affiggendo un avviso sul vano scale o contattando direttamente le famiglie che sappiamo essere maggiormente in difficoltà è possibile aiutare e sostenere la formazione a distanza: un gesto di condivisione che è investimento per il futuro della nostra comunità.